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LA FAME VIEN MANGIANDO - parte 2/2

“Mia, queste sono pratiche urgenti e servono per domani, e per domani intendo domani mattina appena arrivo, quindi vedi di darti una mossa!”

Ecco ci mancava anche questo, già non ho testa per lavorare e in più quella stronza ci mette anche il carico, io oggi non ce la posso fare. Lo sconforto mi assale e non solo quello; ho voglia di vomitare, mi sento sporca, ho bisogno di andare in bagno a rinfrescarmi, così mi alzo nuovamente e ritorno alla toilette.

Passando nel corridoio rivivo la scena con Dario, mi vengono i brividi, le mie gambe tremano, entro in bagno e mi do una rinfrescata. Esco e ancora una volta lo vedo lì, davanti a me e mi blocco.

"Ehi Mia che ti prende? Non dirmi che sei preoccupata per il lavoro di domani, sai con Francesca siamo, diciamo intimi, e mi deve alcuni favori, quindi le ho chiesto di farti rimanere qua fino a tardi, così da ripagare un pò del tuo debito, non vorrei che ti dimenticassi che gira un video su di te”.

Ho avuto le mie scappatelle extra coniugali in questi ultimi anni, ma mi sono ripromessa di non mischiare mai vita privata e lavoro.

"Dario ti prego posso lavorare anche fino a domani mattina, ma ho una famiglia e quel video non deve girare"

“Mia tranquilla, è tutto a posto. Oggi ripagherai il debito e sarà tutto ok. Ora vai…”.

Non so come mai, ma quelle parole mi tranquillizzarono, forse la situazione si stava mettendo a posto, forse mi ero agitata per nulla, ma mi sentivo comunque male al pensiero che miei colleghi avessero visto quel video.

Quando mi alzo per guardare l'ora sono già le 19, non c'è più nessuno e sono sola, mi mancano due pratiche, quindi mezz'oretta di lavoro e ci sono.

Sento un rumore provenire dal fondo del corridoio... “chi c’è?”.

Mi ero dimenticata che Dario aveva detto che sarebbe rimasto qui. Inizio ad agitarmi, in ufficio siamo io e lui, ne sono certa al cento per cento.

Si avvicina velocemente alla mia scrivania, mi accarezza i capelli con un’inaspettata tenerezza e poi prende il mio mento tra pollice e indice facendo in modo che io alzi lo sguardo.

Guardandolo da seduta sembra ancora più alto del solito, mi sovrasta, mi fa sentire piccola e inerme. Cosa succederà? Fin dove vuole spingersi con me?

Mi stringe una mano al collo, con l’altra apre i primi bottoni della mia camicetta tirandomi fuori entrambi i seni prepotentemente. Rimango lì rossa in volto, con i due seni che esplodono nella scollatura stretta della camicia, la sua mano che mi stringe sempre di più il collo, quasi a fami soffocare.

“Allora Mia, da quanto tempo non hai a che fare con un vero uomo?”

Sono pietrificata, perché mi parla cosi? Perché si permette tanta confidenza? Odio il fatto che grazie a quel video abbia tutto questo potere su di me.

“Dai, rispondimi... o vuoi che ti spogli ancora?”

Non riesco a parlare, mi vergogno.

Dalla mia bocca non esce nemmeno una sillaba.

“Ah, quindi vuoi fare questo gioco con me Mia, ricordati che chi tace acconsente...”

Il mio cuore batte all’impazzata e inizio a sudare freddo eppure, nonostante l’ansia e la paura, mi rendo conto di sentirmi totalmente bagnata in mezzo alle gambe e la cosa mi turba e mi sconvolge ancora di più.

Sento le mutandine totalmente zuppe. Cosa penserà Dario? si accorgerà che mi sto eccitando?

Mi toglie la mano dal collo e mi fa cenno di alzarmi, una volta in piedi mi spinge contro il muro alle mie spalle. Strappandomi gli altri bottoni della camicetta mi fa rimanere con tutto il petto e la pancia scoperti.

Di colpo si inginocchia e mi abbassa i collant fino alle caviglie con forza. Inizio già a credere che me li abbia rotti. Come farò a tornare a casa da mio marito stasera senza che se ne accorga? Cosa gli racconto quando mi vedrà conciata cosi? Sono semi nuda appoggiata alla parete fredda, Dario infila la faccia sotto alla mia gonna, mi piazza una mano in mezzo alle gambe, proprio sulle mutandine zuppe.

Che imbarazzo... Ho voglia di urlare ma non riesco, sono lì bloccata, Dario ha preso possesso non solo del mio corpo, ma anche della mia mente e la sua lingua mi riporta alla realtà.

Sento la forza nelle sue mascelle che si muovono su di me, quasi volesse nutrirsi. "Dario ti prego basta, lasciami andare”.

Mi rendo conto che sono parole dette al vento, perché nonostante tutto io godo, io voglio stare lì. Non sono per nulla convincente.

"Mia mi sembra che il tuo corpo dica altro, tu vuoi stare qui…”.

Come è possibile che sia arrivata a ciò? Chi sono realmente? Mi ero ripromessa di non fare casini almeno al lavoro.

Dario si alza e inizia a baciarmi, la sua lingua entra dentro la mia bocca, assaggio i miei stessi umori, lo cerco avidamente per riceverne ancora. “Non si torna più indietro, lo sai vero Mia?”

Dario mi prende con forza e mi porta alla scrivania, mi ci fa sedere sopra, lui è ancora vestito, ma inizio a vedere qualcosa attraverso i suoi pantaloni.

Mi tira con forza la gonna, me la toglie, ora sono completamente nuda, il mio corpo è esposto a lui. “Ora vediamo di fare sul serio”.

Ed è in quel momento, esattamente come tutte le mattine, che la mia sveglia suona puntuale alle 7.03 e, con lo sguardo ancora appannato cerco di toccare il bottone “ritarda”, sperando disperatamente di poter tornare al mio sogno che ormai sembra essere svanito.

 

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L'AUTRICE

Tei Giunta è una sex blogger e reporter, autrice di racconti erotici e consulente sessuale, iscritta all’Istituto di Sessuologia Scientifica di Roma del Dott. Fabrizio Quattrini. Attraverso i suoi articoli sul Blog, i post educativi sui Social, i contenuti di esplorazione e liberazione erotica e i Workshop esperienziali online e dal vivo, ti aiuta a vivere in modo più libero e positivo la tua sessualità.